E03 ANELLO DIDATTICO DI SAN GAETANO


inserito il 20 novewmbre 2016 - Mappa del tracciato e foto in "Anelli Trematico - E03


San Gaetano - Covol Grando - Col dea Puntina - Pasi - Valle di Bastione - San Gaetano

Raggiunto il paese di Valstagna, nel cuore del Canale di Brenta, si prosegue verso nord per circa 2 Km raggiungendo la contrada di San Gaetano , antico nucleo abitativo frequentato dai nobili veneziani nel periodo estivo. Esiste ancora il vecchio edificio della casa dominicale, risalente al 1600, della famiglia Venier che a San Gaetano aveva un importante opificio con magli per il ferro, mulini e un edifico da seta; la progettata cartiera forse non entrò mai in funzione.
Dal centro della contrada inizia, sulla sinistra provenendo da sud, il nostro itinerario. Superata la scalinata iniziale si raggiunge il gruppo di case dei Cortivi, antiche abitazioni “a schiera” posizionate parallelamente poco sopra la strada principale; caratteristici sottopassi permettono di raggiungere i terrazzamenti ”a monte” un tempo coltivati fino a ridosso delle abitazioni. Sicuramente dal 1700 in poi era prevalente la coltivazione del tabacco, che divenne monocultura nel 1800. Prima del tabacco, vista la fertilità del terreno e la sua conformazione, altre coltivazioni partecipavano all'economia del territorio; una fra queste, oggi quasi dimenticata, era la coltivazione del baco da seta.
Passato il sottopasso principale, inizia la mulattiera, oggi selciata con legante di cemento, che raccordava il nulceo di case alle "terrazze" coltivate. Questa mulattiera è stata allargata negli anni ’80; inizialmente era strutturata come tutte le altre mulattiere e quindi larga quanto basta per scendere con le slitte cariche di legna o tabacco.
Davanti a noi si apre la conoide di San Gaetano, sicuramente il sito con la maggior estensione coltivabile nella zona di Valstagna. Si tratta, in effetti, di una vasta area con moderata pendenza, costituente un corpo sedimentario a ventaglio formatosi in tempi molti antichi da un accumulo di sedimenti clastici provenienti dalle pareti soprastanti e trasportato dall’acqua che scendeva impetuosa e libera lungo la Valle dei Bastioni. La caratteristica della conoide, larga e poco pendente, ha sicuramente suggerito ai locali, fin da tempi antichi, la possibilità di ricavare terreno coltivabile con minor fatica rispetto ad altre zona del Canale. Oggi la conoide si presenta completamente terrazzata e in gran parte coltivata, quantomeno a prato. Quando è iniziato il recupero del territorio, si è reso certamente indispensabile regolamentare le acque che hanno creato la conoide stessa, per evitare che venisse vanificato il lavoro fatto.
Allo scopo è stato creato un profondo canale, nel lato destro della conoide, completamente rivestito di pietre ciclopiche e con il fondo arrotondato, per permettere il libero deflusso del materiale trasportato dall’impeto dell’acqua fino alla Brenta. Il canale, quando è secco, viene utilizzato per salire a monte o trasportare a valle il legname. Anche senza documenti ufficiali che lo provano, sembra che attorno al 1200-1300 in questa zona ci fosse una linea di bastioni a difesa del Canale, subito a sud della stretta tra Rivalta e SassoStefani. Non sono state trovate tracce delle costruzioni, ma il materiale potrebbe essere stato utilizzato per costruire la valle dei Bastioni e le masiere.

L'ITINERARIO
Dal centro della contrada (punto 1) inizia l’anello di San Gaetano (E03); subito a nord della cappella si sale a monte per una larga gradinata e si raggiungono i Cortivi, serie di abitazioni “a schiera”; sulla destra del sottopasso principale si trova la targa con le informazioni sull'itinerario. Si prosegue per breve strada asfaltata e raggiunte le ultime case inizia la larga mulattiera selciata; dopo circa 200 metri (10 minuti) si raggiunge la Crosara (punto 2), punto d’incontro di altre due strette mulattiere, una che sale a sinistra e una che si stacca sulla destra. Sarà il nostro raccordo alla fine dell'anello. Salendo l'itinerario di sinistra si prosegue lungo la costa per entrare nella valle di Roncobello che si risale tra masiere e terrazze in gran parte abbandonate. Attraversato l'impluvio di questa valle si raggiunge poco dopo la valle dell’Olier, che si segue nel versate sinistro. Trascurando i numerosi sentieri laterali, si raggiunge a quota 380 l’Alta Via del Tabacco (punto 3 - 30 min) (NOTA 1). L’anello didattico E03, raggiunta l’Alta Via del Tabacco, prosegue sulla destra. Dopo circa 20 minuti si raggiunge la dorsale erbosa che divide la valle di Roncobello dalla conoide di San Gaetano. Si abbandona l’AVT e si scende la ripida dorsale tenendosi, verso la fine, sulla sinistra fino a raggiungere la casa del Col dea Pontina (punto 4 - 1 h). Terrazzi Si prosegue in piano verso nord e si raggiungono le case ben visibili dei Pasi (punto 5 - 350 m ), dove si riprende l’Alta Via del Tabacco e si segue verso nord, per raggiungere un’altra costruzione recuperata da poco, appena oltre la parte alta della Valle dei Bastioni. Si prosegue per circa 15 minuti, si supera una piccola grotta sulla sinistra e poco dopo, alla località Cason dea Nosa, (punto 6 Non c'è nessuna costruzione) si abbandona nuovamente l’AVT per scendere sulla sinistra in direzione del paese. Si prosegue con una discesa a volte molto ripida ma selciata e con gradini, passando a fianco di costruzioni agricole (Cason dee Sc’ione); sulla destra scende ben visibile il manufatto idraulico della Valle dei Bastioni, nella quale si entra a quota 250 m circa (punto 7). Si scende lungo la caratteristica valle selciata per circa 100 metri per poi abbandonarla sulla sinistra (punto 8) e riguadagnare i terrazzi coltivati. Si risale leggermente costeggiando i terrazzamenti per poi girare decisamente a destra e raggiungere la Crosara (punto 2) in corrispondenza della mulattiera presa in andata (2 h) Tutto il percorso E03 è tabellato e segnato sul terreno con segnavia Bianco-Verde. Può essere percorso anche in senso inverso seguendo i segnavia a terra e non le frecce che sono state progettate per la percorrenza in senso orario.

NOTA 1
Preseguendo verso sinistra, si può raggiunge il "Covol Grande" o convolo di San Ghitan (San Gaetano), grande covolo naturale dove è presente un’immagine di San Gaetano, patrono della contrada e quindi un tempo meta di pellegrinaggio il 7 agosto. Potrebbe essere stato anche sito religioso precristiano, ma mancano notizie certe.