L'amministrazione di Valstagna vuole chiudere il Museo Etnografico di Valstagna e quello del Tabacco di Carpanè per delocalizzarli presso le Grotte di Oliero.


inserito il 10 dicembre 2016


Il Museo etnografico Canal di Brenta con sede a Palazzo Perli a Valstagna e il Museo del Tabacco di Capanè
VANNO POTENZIATI, non DELOCALIZZATI.


Una delibera dell’Unione Montana Valbrenta propone di accorpare tutti i musei di Valstagna e San Nazario presso le Grotte di Oliero, con una gestione imprenditoriale privata; la motivazione dichiarata è di favorire l’offerta turistica e quindi aumentare il numero dei visitatori. La popolazione, le varie Associazioni, mai coinvolte in questa decisione, ritengono che tale soluzione non sia sostenibile perché:
1. Il Museo Etnografico Canal di Brenta, voluto e progettato nella sede storica di Palazzo Perli, deve rimanere nella sede originale a testimonianza della volontà dei cittadini che l’hanno voluto e della loro storia.
2. Il Museo del Tabacco di San Nazario deve essere ottimizzato e rivalutato ma non spostato perché la collocazione naturale è quella attuale, presso il Palazzo Guarnieri, ex deposito del tabacco.
3. Per una maggior frequentazione dei nostri Musei, ci deve essere un programma culturale e turistico coordinato che promuova il TURISMO CULTURALE di tutto il Canale e non la creazione di un Polo Museale lontano dai centri abitati.
4. Riteniamo che l’accentramento di tutti i Musei in un solo sito riduca per i visitatori l’opportunità di conoscere il nostro territorio e che vada contro l’economia locale, diffusa sul territorio, già in difficoltà.
5. Riteniamo indispensabile che tutti i Musei Pubblici siano affidati e gestiti da figure con un’adeguata e riconosciuta preparazione culturale.
6. Con la delocalizzazione di tutti i musei presso le Grotte non sarà possibile visitarli nei mesi del periodo di chiusura invernale delle stesse.

FIRMATE LA PETIZIONE IN INTERNET (www.change.org/p/unione-montana-valbrenta-no-allo-spostamento-dei-musei) per chiedere di annullare la delibera n° 32 dell’Unione Montana Valbrenta e chiedere un progetto culturale che preveda uno sviluppo museale diffuso e partecipato, come già sancito dal regolamento del Sistema Museale stesso.


COSA È SUCCESSO IN DETTAGLIO
Con Delibera di Giunta n°32 del 01/04/2016 (già la data: 1° aprile, è un programma) l’Unione Montana Valbrenta delibera di fornire al responsabile dell’area 4^ l’indirizzo di procedere all’accorpamento dei Musei di Valstagna (Museo Etnografico) e dell’Unione Montana (Museo del tabacco e del recuperante) presso l’immobile del comune situato nelle adiacenze delle Grotte di Oliero “previa verifica nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge e di eventuali vincoli presenti nei musei stessi”.

  Le motivazioni addotte sono le seguenti:
1-      che il complesso delle Grotte richiamano una “significativa presenza di turisti per la sua particolare conformazione”
2-      “che nell’ambito dello sviluppo turistico della valle del Brenta appare opportuno aggregare i predetti musei nell'immobile adiacente alle Grotte di Oliero al fine di favorire l'offerta turistica”;
3-      “che sotto il profilo economico la proposta appare  positiva in quanto consente di ridurre le spese di gestione di più sedi museali”.

  Alla Delibera è seguita un’interpellanza (n°2682 del 25/07/2016) dove venivano richieste delucidazioni sulla progettualità che ha portato a tale decisione, evidenziando un mancato coinvolgimento delle associazioni e della popolazione del territorio, un potenziale sovraccarico antropico al sito naturalistico di Oliero e una contraddizione con l’indirizzo generale del Sistema Museale che prevede un’idea di museo diffuso della valle.

QUAL È LA SITUAZIONE ATTUALE
A)         Attualmente “l’immobile del comune situato nelle adiacenze delle Grotte di Oliero” rientra nella disponibilità solo del gestore delle Grotte stesse.
B)         il Museo Etnografico Canal di Brenta è stato allestito nel 2003 presso il Palazzo Perli a Valstagna con un preciso progetto culturale, con una vocazione di sinergia e identità con il territorio;
che il suo allestimento, riconosciuto anche da museologi di grande qualità, è stato progettato da rinomati specialisti “su misura” per l’edificio in cui è oggi situato, seguendo precisi canoni museologici e architettonici;
che in caso di spostamento andrebbe interamente riprogettato e riallestito con costi che al momento non appaiono ben considerati;
che i musei situati a Oliero portano ricadute economiche e culturali minime per il territorio, essendo strettamente connessi ad un circuito turistico privato autosufficiente, più volto alla quantità che alla qualità.
che fa parte di un Sistema Museale istituito dell’Unione Montana Valbrenta con D.C. n°4 del 05/06/2015 con lo scopo di favorire il coinvolgimento della popolazione come previsto dagli ecomusei territoriali (art. 4s), a carattere diffuso e non accentrativo, preferendo un approccio qualitativo ed educativo ad una fruizione passiva (art.3b).
C)         il Museo del Tabacco e del Recuperante,
nato anch’esso con un progetto culturale volto alla riqualificazione dell’ex Magazzino Tabacchi e alle tradizioni locali legate alla storia del tabacco, si presta come base per percorsi didattici sovra-comunali in sinergia con gli altri musei della valle;
che la sezione del Recuperante è costituita da prestiti di collezioni private che in caso di spostamento, andrebbero rese ai legittimi proprietari perdendo così un’opportunità museale, oppure riallestita in altra sede con costi  che non appaiono ben considerati;
che, come il Museo Etnografico Canal di Brenta, fa parte del Sistema dei Musei del Canal di Brenta.

  COSA NE PENSIAMO
le caratteristiche geografiche nel territorio, rappresentato da una stretta fascia lungo il fiume Brenta, sono tali per cui appare inopportuno aggregare tutti i musei in un solo sito perché non porterebbe alcun vantaggio al turista culturale, che sceglierebbe comunque di visitare ciò che interessa dovunque esso sia; che l’aggregazione porterà invece molto danno alla già difficile economia dell’intero territorio escluso dal polo museale, venendo a creare una situazione paragonabile ad un Centro Commerciale.

  COSA CHIEDIAMO
si chiede all’Unione Montana Valbrenta di annullare la Delibera n°32 del 01/04/2016 in favore di un progetto culturale che preveda uno sviluppo museale diffuso e partecipato, come già previsto dallo stesso regolamento del Sistema dei Musei del Canal di Brenta.