Acqua "corrente" alle Casarette: progetto abortito !


inserito il 04 giugno 2017


Il nostro progetto per portare l'acqua al borgo delle Casarette, primo passo verso un riutilizzo del sito,

è stato bloccato dall'amministrazione di Valstagna.


Dopo aver ottenuto l'approvazione all'unanimità in Unione Montata e aver ricevuto ufficialmente la comunicazione dal BIM, ente erogatore del contributo, che ha assegnato alla nostra associazione dei fondi per la relizzazione del progetto presentato, il sindaco di Valstagna, Carlo Perli, ha pensato bene di trovare il modo di bloccare la realizzazione del progetto, senza dare ragioni valide.

Che non ci abbia mai visto di buon occhio è ormai risaputo e lo si era capito ancora prima che venisse eletto. Che l'amministrazione fosse poco intertessata alla promozione del Valbrenta viene confermata dalla la tragica situazione dei musei di Valstagna e Carpanè, che secondo il sindaco dovrebbero essere spostati nell'area delle Grotte, quindi in territorio gestito "in esclusiva" da privati, azione contestata praticamente da tutti gli abitanti e naturalmente da noi. Vedi News del 10 dicembre 2016

La situazione del nostro progetto è paradossale: i fondi sono stati stanziati per il progetto presentato da noi e devono essere erogati all'Associazione Alta Via del Tabacco.
Il sindaco vorrebbe invece utilizzare questi fondi per altre opere che secondo lui hanno la priorità.
A detta del sindaco per fornire acqua alle Casarette bisogna effettuare in "restauro conservativo"; bisogna cioè rifare i tetti alle case per utilizzare i pozzi esistenti, come si faceva una volta. Il ragionamento di per se è corretto però l'investimento per fare ciò è circa 30 volte quello previsto nel nostro progetto. Dove pensa di trovare i soldi il sindaco, se non ha neppure 200 euro per saldare un nostro credito attivo da tre anni?
Per realizzare il "restauro conservativo", cioè rifare il tetto alle case e impermiabilizzare i pozzi, serve acqua per malta e cemento. Dove pensa di prenderla?

Se ha queste belle idee perchè non ha voluto partecipare al finanziamento GAL, con il quale avrebbe potuto presentare un progetto di 200.000 euro per le Casarette finanziabile al 100% ?

Forse facciamo troppe domande!